“Vexata quaestio”: il tempo ci consuma o siamo noi a consumare il tempo?
Come se il tristo commercio che abbiamo con lui fosse una partita del dare e dell’avere,
un rapporto normale tra vecchi creditori e debitori.
Ma - al tramonto d’estate - si dilata in un’onda lentissima di luce il tempo che sembra indietro rifluire, nella fiumana réma dei ricordi,senza una voce o un gesto ci consuma.
E quando - inopinata - una carezza dal silenzio ci redìme
e distoglie da noi il tempo la sorveglianza ombrosa,
si raccoglie in un pétalo d’azzurro, e possiamo bruciarlo in un abbraccio di amore e d’infinito.
Il tempo allora solo un punto da fissare con gli occhi dell’eterno.
Athos Montuori
Athos Montuori