LA FINE
Per anni ho predicato il falso, lo ammetto. Di paese in paese sono fuggito fino all'estremo limite della terra. Anche ho trovato riparo in mare. Ma ora, cavalli e spade mi cingono d'assedio. Presto sarò giustiziato, e non vi sarà moneta o ferro che potrà salvarmi. Il fervore di una preghiera decadente alla sera, è un grido d'aiuto; il tramonto e l'acqua d'un ruscello, un sollievo e un sorriso.
Non penso a niente (o forse penso come un morto), ma riesco a dormire sereno nel tempo finale. La notte, perfino canzoni di naviganti visitano il mio sonno, e un volto d'una donna mi appare sorridente.
Felice è colui che capisce.
Felice è colui che capisce.
Nessun commento:
Posta un commento