mercoledì 8 ottobre 2008

Questo racconto l'ho scritto a Luigi per il suo compleanno come regalo.
“Mille guerre e lunghi anni mi separano dal mio padrone. Salpò con i suoi uomini per un viaggio per terre ai confini della tenebra e dell’orizzonte, e ancora attendo il suo ritorno. Ormai vecchio e cieco, nel mio giaciglio e all’ombra di un olivo, lo attendo da vent’anni, e prego gli Dei di morire accanto a lui mentre scaglia una vendetta fatta di frecce contro coloro che hanno occupato e la sua casa e umiliato la sua sposa.
Anche il mio amico, come il mio padrone, sconta le invidie e l’odio della moltitudine che usa maschere e trappole in suo danno, fabbricando calunnie e seminando il demonio. La sua casa, immensa e nobile, potrebbe reclamare maggior considerazione nel paese; ma ha la modestia del contadino e l’umiltà di un uomo timorato di Dio, e in fondo, “non è giusto”, dice lui.
Non nego che il mio gergo sia stato di aiuto al nome del mio amico; c’è stato un tempo in cui il mio coraggio ha conquistato territori e coscienze, seppur randagio e in catene. Questo mio scritto, in suo omaggio, gli giunge ora come un gesto portato dal vento, per augurare tempi migliori. Non temo l’errore delle cose, né il miraggio dell’al di là, ma il ritorno di epoche oscure e tenebrose.
E mentre dentro queste righe aleggia un passato insidioso che sta scomparendo, gli astri che vegliano la mia casa, con le bestie e le pietre miei unici compagni, sono gli ultimi testimoni della storia che ho narrato a sostegno del mio amico.
Chiedo perdono della cattiva grafia, ma sono cieco, e per giunta la penna mal si appoggia alla mia vecchia... zampa”.



9-08.01 Auguri
( Massimo) ARGO (cane di Ulisse)

1 commento:

renato sacchelli ha detto...

Caro Massimo, il tuo bellissimo scritto mi ha profondamente commosso. Credo di averlo identificato questo tuo amico nei cui confronti anch'io nutrii grande stima ed amicizia.Si dava da fare moltissimo anche nel campo culturale. Per quanto stava facendo si meritava rispetto e riconoscenza eterna, invece... Grazie Massimo per le cose belle che hai detto. Cari saluti,
Renato Sacchelli